Ogni volta che cerchiamo un prodotto online Google ci mostra una serie infinita di risultati pertinenti tra i quali è spesso impossibile scegliere ad una prima occhiata.
Da questo punto di vista un grosso aiuto ci viene dall’ottimizzazione SEO, grazie alla quale è possibile strutturare le pagine del nostro e-commerce perché compaiano più in alto possibile in SERP.
Non meno importante, però, è l’aspetto estetico dei collegamenti che troviamo nei risultati di ricerca, la loro capacità di avere un buon impatto visivo su chi si trova a dover scegliere quale link cliccare. In questo contesto entrano in gioco i cosiddetti Rich Snippets, risultati di ricerca evoluti che possono essere attivati aggiungendo il markup dei dati strutturati.
I Rich Snippets, infatti, estraggono le informazioni dal markup dei dati strutturati attraverso il vocabolario semantico rilevabile in schema.org, per fornire maggiori dettagli sul risultato specifico (informazioni di contatto, valutazioni, recensioni, stato di disponibilità, ecc.).
Queste informazioni aggiuntive non solo migliorano la percentuale di clic, ma aiutano anche i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto del sito web.

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Quali sono i dati strutturati imprescindibili per un e-commerce?
Quando si approccia per la prima volta al vocabolario di Schema.org, è abbastanza frequente provare un senso di smarrimento dovuto alla quantità e alle tipologie di dati presenti. Ci sono molte opzioni per diversi tipi di contenuto, tra cui ricette, eventi, luoghi, prodotti, ecc., motivo per cui è fondamentale scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze.
Proviamo a semplificare le cose: ecco un elenco di dati strutturati che sicuramente non possono mancare in uno shop online.
1. Organization
Puoi trovare la marcatura completa questo indirizzo: https://schema.org/Organization
Questo Type viene utilizzato per fornire informazioni sull’azienda, ad esempio: nome, logo, indirizzo, numero di telefono, profili sui social media, ecc.
È importante che sia implementato solo su una pagina del sito web. Di solito la pagina più pertinente è la home page. Una volta definita la pagina di destinazione aggiungi in essa tutte le proprietà di Organization che ritieni utili per il markup dei dati strutturati.
Nel caso in cui il negozio abbia anche una sede fisica abbina anche LocalBusiness (https://schema.org/LocalBusiness) ad Organization.
2. Website
Ecco il link esatto di Schema.org: https://schema.org/WebSite
Molto utile questo Type per gli e-commerce, soprattutto perché include anche la casella di ricerca sitelink, che consente di effettuare ricerche interne al sito direttamente dai risultati di ricerca.
Guarda ad esempio come viene mostrato in SERP Zalando.

3. ItemList
Qui il codice completo: https://schema.org/ItemList.
Attenzione, perché questo punto è molto interessante. Se hai un minimo di conoscenza dell’argomento, infatti, probabilmente ti starai chiedendo perché ipotizzo l’uso di un tipo di schema abbastanza elementare, che non fornisce alcuna informazione approfondita.
Il motivo è semplice: Google non consente il markup del prodotto a livello di categoria.

È importante tenere a mente che nella pagina di listing non devono però essere presenti, in termini di dati strutturati, tanti dettagli quanti è possibile rilevare nella pagina di prodotto.
4. Prodotto
Veniamo dunque all’elemento focale, certamente il più importante quando si parla di ecommerce: il Type Product (https://schema.org/Product)
Una pagina prodotto può contenere informazioni più o meno approfondite a seconda della tipologia di shop e di prodotto.
Facciamo alcuni esempi concreti vedendo anche i relativi dati strutturati.
Informazioni basilari
function myFunction() {
<script type=“application/ld+json”>
{
“@context”: “https://schema.org”,
“@type”: “Product”,
“name”: “Barbecue – Gas”,
“image”: “barbecue.jpg”,
“offers”: {
“@type”: “Offer”,
“price”: “335.00”,
“priceCurrency”: “EUR”,
“url”: “/buy-product/”
}
}
</script>
In questo caso abbiamo un nome di prodotto e un URL che punta a un’immagine del prodotto. All’interno di questo schema viene definito un tipo di offerta, che contiene contiene un prezzo, una valuta e un URL diretto per acquistare il prodotto.
Marcatura di prodotto approfondita, completa di recensioni e recensioni aggregate
<script type=“application/ld+json”>
{
“@context”: “https://schema.org”,
“@type”: “Product”,
“name”: “Barbecue – Gas”,
“image”: “barbecue.jpg”,
“description”: “Lorem, ipsum dolor sit amet consectetur adipisicing elit. Molestiae, numquam ea illum earum alias tempora quod cupiditate labore dicta nisi, laborum nihil dolorum? Modi nam asperiores obcaecati. Nesciunt, ullam deserunt.”,
“sku”: “1234567890”,
“gtin8”: “1234567890”,
“brand”: “Weber”,
“offers”: {
“@type”: “Offer”,
“price”: “335.00”,
“availability”: “https://schema.org/InStock”,
“priceValidUntil”: “2021-12-31”,
“priceCurrency”: “EUR”,
“url”: “/buy-product/”
},
“aggregateRating”: {
“@type”: “AggregateRating”,
“ratingValue”: “3.5”,
“reviewCount”: “2”
},
“review”: [
{
“@type”: “Review”,
“author”: “Alessandro”,
“datePublished”: “2020-04-01”,
“reviewBody”: “Mediamente soddisfatto del prodotto”,
“name”: “Non adatto alla vita in camper”,
“reviewRating”: {
“@type”: “Rating”,
“bestRating”: “5”,
“ratingValue”: “3.5”,
“worstRating”: “1”
}
},
{
“@type”: “Review”,
“author”: “Mario”,
“datePublished”: “2020-07-11”,
“reviewBody”: “Proprio quello che cercavo!”,
“name”: “Perfetto!”,
“reviewRating”: {
“@type”: “Rating”,
“bestRating”: “5”,
“ratingValue”: “5”,
“worstRating”: “1”
}
}
]
}
</script>
In questo secondo esempio le informazioni sul prodotto sono state notevolmente ampliate. Ora includono dettagli del prodotto come il codice SKU e quello GTIN8, oltre alle recensioni, sia singole che in forma aggregata.
Il valore delle recensioni aggregate deve essere calcolato come valore medio di tutte le recensioni singole. Nell’esempio sopra, infatti, è stata semplicemente calcolata la media tra le 2 recensioni presenti.
Come si implementano e come si verifica la correttezza del codice inserito
Le possibilità per inserire la marcatura semantica su un sito web sono molteplici, ma sciogliamo subito i dubbi: il modo migliore è utilizzare il formato JSON-LD.
La prima ragione è la semplicità di implementazione. È vero che il livello di attenzione e di competenze necessario è comunque elevato, ma in ogni caso è molto più facile lavorare con JSON-LD che con qualsiasi altro formato.
La seconda ragione è che anche i motori di ricerca preferiscono questo formato di markup dei dati strutturati.
Gli e-commerce costruiti con CMS evoluti offrono in maniera nativa la possibilità di inserire dinamicamente i dati strutturati. In altri casi esistono plugin o estensioni ad hoc. Non sempre il caricamento è però così semplice e scontato.
Nei casi più particolari, o nell’ipotesi in cui non so voglia “appesantire” troppo il codice sorgente con l’uso di componenti aggiuntivi esterni, è persino possibile impostare degli script per il caricamento manuale.
Al termine del processo si può procedere ad una verifica di correttezza della marcatura semantica. Come fare?
Google ci mette a disposizione ben due differenti strumenti:
- Strumento di test per i dati strutturati. Sembra però che tra non molto questo tool smetterà di funzionare. Niente paura! Schema.org ha già lanciato la sua versione, praticamente identica a quella di Google.
- Strumento per il test dei risultati multimediali.
In tutti questi casi ti basterà copiare e incollare l’url della pagina da analizzare, premere invio e attendere l’esito del test.
Conclusioni
Ora l’utilità e l’importanza della marcatura semantica dovrebbe essere piuttosto chiara. Non ti resta che metterti a lavoro, cercando su Schema i Type più adatti al tuo e-commerce e implementandoli nelle pagine del sito.
Non esitare a contattarci se dovessi aver bisogno di aiuto nel processo di definizione dei dati ottimali o di caricamento degli stessi.





